La mia ultima volta.

31 dicembre 2013 da Mauro

clessidra

C’ho il male della clessidra.
Campo capovolgendo i finali per vedere come ricominciano, e svuoto gli inizi di tutta la sabbia inutile che mi distrae da quell’unico granello bianco che merita di essere tenuto stretto tra le dita.

Colpa di un’epoca così ossessionata dal nuovo, dalle prime volte, da tutto ciò che comincia e ricomincia di continuo, da farci dimenticare che soltanto i finali contengono tutte quelle storie che mille inizi hanno contribuito a creare.

Quante volte abbiamo ripensato al nostro primo bacio? Al primo giorno di scuola? Di università? Alla prima volta che abbiamo fatto l’amore?
Così tante da scordarci che soltanto fino un momento prima stavamo vivendo il Nostro Fantastico Ultimo Giorno Da Vergini, che noi non ce l’avevamo mica l’obbligo di svegliarci presto e di indossare un grembiule, e che per tremare servivano l’autunno e l’inverno, non soltanto il pensiero di lei.

Questo perché per arrivare a una sola prima volta, dobbiamo sopravvivere a tutte le ultime necessarie.

E io, quest’ultimo post del 2013, voglio dedicarlo proprio a loro.
A tutte le ultime volte che ho guardato in faccia negli ultimi tempi per arrivare dove non ero mai stato.

All’ultima volta che sono andato dal mio barbiere preferito, in Via dei Sardi, facendomi accompagnare da una femmina molto scema.

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L’ultimo concerto in cui ho perso la voce.

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L’ultima sceneggiatura completata e consegnata.

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L’ultima volta che sono entrato nella mia fumetteria preferita.

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L’ultima volta che mi sono mascherato.

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L’ultima volta che ti ho vista totorarti per la notte.

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All’ultimo film visto al cinema,

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e all’ultima passeggiata per Roma.

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All’ultima volta che ti ho portata nella nostra nuova casa.

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All’ultima serie tv che ho guardato fino alla fine, con le lacrime agli occhi.

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All’ultima volta che ho visto Raffo, Gabri e Ester,

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e all’ultima domenica con la mia famiglia.

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All’ultima cena che abbiamo fatto insieme tu ed io.

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All’ultimo thé preparato prima di andare a dormire.

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All’ultima foto scattata al rumore notturno di Roma e del suo fiume.

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E all’ultimo vestito indossato,

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l’ultima porta aperta,

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l’ultima mano stretta,

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L’ultimo attimo in cui il mio respiro s’è fermato,

prima di diventare padre.

Per la prima volta. E per sempre.

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Per te che anche aprire gli occhi è una prima volta.
Respirare. Mangiare. Urlare. Sorridere è una prima volta.

Per te girerò la clessidra ogni volta che ce ne sarà bisogno, allineandola ai tuoi giorni e alle tue notti.
Alle tue scoperte, ai tuoi sbagli, alle tue vittorie, ai tuoi rifiuti, alle tue rivoluzioni.
E alla tua serenità.
Che sarà il mio unico obiettivo, da questo momento in poi.

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Perché tu sei tutto ciò che sta tra l’inizio e la fine della clessidra.
Quell’unico granello bianco che merita di essere tenuto stretto tra le dita.

Benvenuto GZ.
Per la prima volta.

Scritto in GZ, me

18 commenti

  1. Giorgio -

    Vuoi farmi piangereeeeh?!

  2. Francesca -

    Ti rendi conto che arriverò a sera con gli occhi gonfi per colpa tua?

  3. beatrice -

    Ok, facciamo un patto io e te. Quando intendi postare certa roba mandami prima un messaggio cosí che io possa almeno munirmi di fazzolettini e rifuggiarmi in un posto sicuro. E invece no. Cassa del supermercato, comprando lenticchie, l’ultimo giorno dell’anno. Ti odio, un po’.

  4. Mauro -

    @giorgio
    Noooooo! Voglio solo farti vedere quant’è bello! 😀

    @Francesca
    Giuro che non l’ho fatto apposta! Guarda in alto e non far colare il rimmel!

    @bea
    Patto fatto. Tanto lo sai che lo infrangerò, no?

  5. il decu -

    Sei un maledetto, non tanto per il tuo solito shifoso frignonismo romantico quanto per la parte iniziale del discorso.
    Amore cosmico a te, Martina e l’erede.
    Buon ultimo giorno del 2013

  6. Peleo -

    Bellissimo e commovente il post. La tua scrittura è davvero trascinante, complimenti Mauro.
    Se non ti dà fastidio dirlo… per cosa sta GZ? Soprattutto quella zeta mi ha incuriosito, mi vengono in mente davvero pochi nomi che iniziano con l’ultima lettera dell’alfabeto.

    Congratulazioni a te e signora e tantissimi auguri per un futuro splendente.

    Ciao

  7. Mauro -

    @Decu
    E quella serviva proprio per tenerti ancorato fino alla fine.
    Spero di vedervi presto. C’è un Gizzì da presentarvi!
    Buon tutti i giorni del 2014.

    @Peleo
    Che bello leggere le tue parole, grazie davvero!
    GZ sono le iniziali di nostro figlio, che ha un nome un po’ bizzarro in onore ai due eroi d’infanzia dei suoi genitori: Giuseppe Zagor.
    Un abbraccio e auguri di buon anno!

  8. Fabs -

    Senza parole, solo grazie per questo post e tantissimi auguri.

  9. Mauro -

    Grazie Fabs! Tanti auguri anche a te!

  10. Marco F. -

    Posso dire che siete bellissimi tutti e sembrate veramente felici e che aspiro a una felicità come la vostra? Ops… mi sa che l’ho già detto. Auguri!

  11. ema -

    <3 Benvenuto e grazie per i pensier condivisi

  12. Thomas -

    Fa bene all’anima leggere le tue parole.
    Auguri a tutti e tre 🙂

  13. Mauro -

    @marco, @ema, @thomas grazie a tutti e tre!

  14. Tina -

    Ciao Mauro, è bellissimo quello che hai scritto. Grazie, perchè leggendolo hai regalato anche a noi tanta gioia, emozione e riflessioni. Zia Tina

  15. MatteoS -

    Auguri, Mauro.

  16. Ermanno -

    GZ avrà due genitori splendidi. Tanti Auguri ragazzi

  17. hellpesman -

    sto piangendo… piango e penso che mi stai aiutando ad avere meno paura del futuro e del diventare grande. Auguri di cuore… davverooo.. auguriiiii

  18. Mauro -

    @ermanno
    Grazie Erm! T’abbracciamo forte!

    @Hellpesman
    Grazie tanto! 🙂

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