La lettera di Amanda.

19 luglio 2013 da Mauro

Amanda Palmer at Arena Vienna

Nel 2004 ho proposto per la prima volta ad Amanda Palmer di sposarmi.

Cantava Coin-Operated Boy e non mi ha nemmeno risposto.
Il fatto che gliel’avessi chiesto mentre camminavo da solo per le orride strade del torrino con le cuffiette nelle recchie, ha poca importanza. Se avesse voluto accettare la mia proposta, avrebbe trovato il modo di sentirla.

La seconda volta è stata quando ha lanciato la sua carriera solista.
La terza quando ho saputo che era fidanzata con un fumettista più famoso di quanto merita.
La quarta quando mi ha mostrato la mappa della tasmania.

Poi ho smesso.

Ho smesso anche di ascoltarla, lo ammetto.
Non che non mi piacesse più, ma avevo fatto talmente indigestione, sia dei suoi pezzi autografi che delle sue cover, che anche basta.
Qualcosina ogni tanto e niente di più.

Poi leggo che è nella infinita line-up del festival di Glastonbury, vado a curiosare sulla scaletta del concerto, cerco qualche articolo in merito e mi imbatto in questo. Cliccateci che diventa grande:

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Il Daily Mail  per non sfigurare con la colonnina di destra di Repubblica.it, volendo raccontare la performance dell’artista americana in modo completo ed esauriente, decide di farlo utilizzando una zinna.

Una zinna e basta.

Non una zinna e dei riferimenti alla sua musica.
Non una zinna e una note sulle canzoni.
Non una zinna e il percorso artistico della cantante.

Una zinna.

Una zinna raccontata con un gioco di parole e una serie di frasette perculatorie.
Una roba che sia Nelson dei Simpson che la cicciona che va sempre da Tony a farsi i capelli sarebbero fierissimi.

Me la immagino Amanda Palmer che nella sua chattina di fb riceve i messaggi degli amici che la informano della zinna. Me la immagino mentre legge e me la immagino ridere.
Perché Amanda Palmer è tutto tranne che scema è sa benissimo che se finisci con una tetta all’aria durante un festival musicale qualcuno dovrà raccontare di quella tetta.

E questo le interessa.
Le interessa un sacco il fatto che ci sia tutto questo interesse su una tetta.
Le interessa talmente tanto che scrive una lettera al Daily Mail.
Ma non gliela spedisce, no. Gliela canta.
Gliela canta così.

E visto che vi voglio bene vi traduco il testo della sua canzone:

Caro daily mail,
sono venuta da poco a sapere
che la mia recente esibizione al festival di Glastonbury ha ricevuto una vostra gentile menzione
Su quel palco io stavo facendo tutta una serie di cose tra cui, addirittura, cantare delle canzoni (incredibile, eh!)
Ma avete deciso di ignorare questo aspetto per dedicare un intero servizio a una mia zinna.

Caro daily mail,
Esiste una roba chiamata “motore di ricerca”: usatelo!
Se aveste provato a cercare le mie tette su Google, ad esempio, avreste scoperto che le vostre foto sono tutto tranne che un’esclusiva.
In più voi asserite che il mio seno sia fuggito dal reggiseno come un ladro in fuga.
Come fate a sapere che non stesse invece semplicemente tentando di godersi un po’ di RARISSIMO sole britannico?

Caro daily mail
E’ così triste quello che voi tabloid state facendo
Il vostro impegno per svilire l’immagine delle donne danneggia tutta la razza umana
Ma un giornalaccio rimane sempre un giornalaccio e lungi da me l’idea di censurare qualcuno! OH NO!
Sembra che adesso tutto il mio corpo stia tentando di scappare dal kimono…

E a questo punto, come potete vedere nel video, Amanda, davanti a tutta la platea della splendida Roundhouse di Londra, slaccia il suo kimono, rimane completamente nuda e continua a cantare.

Caro daily mail, 
Misogina massa di coglioni. 
Sono stanca delle vostre foto di pance gravide, sbirciatine vaginali e ciccia che sborda da pantaloni troppo stretti! 
Dove diavolo sono i CAZZI del giorno?
Se Iggy, Jagger o Bowie se ne andassero in giro a petto nudo sarebbe una notizia tutt’altro che interessante!
bla bla bla femminista bla bla bla gender puttanate bla bla bla
OH MIO DIO! UN CAPEZZOLO!

Caro daily mail
non scriverete neanche una riga su questa serata.
Lo so perché vi ho chiamati in causa direttamente io e così vi ho tolto tutto il gusto di controbattere
Ma grazie a internet tutte le persone del mondo potranno gustarsi questo discorso
E comunicare con persone come queste qui presenti che non si bevono le vostre stronzate

E sebbene ci siano milioni di persone che accettano il livello culturale a cui voi li tenete abbassati
Ce ne sono altrettante che sono perfettamente a loro agio nel vedere un seno nel suo habitat naturale

Restando in trepidante attesa degli articoli approfonditi ed eleganti che riserverete ai miei prossimi concerti. 

Caro Daily Mail, 
FOTTITI!

 

A questo punto se ne va.
Tra gli applausi e le risate del pubblico divertito.

E io la amo tantissimo.

La amo perché questa è l’unica risposta possibile.

Lo svilimento culturale in cui viviamo immersi fino al collo, va combattuto con ironia e consapevolezza.
Va combattuto comprendendo che non è un gigantesco e inarrestabile titano, ma un bambino che non vede l’ora di restare solo nella sua stanza per sbirciare sotto la gonna delle barbie della sorella.

E proprio come un bambino va trattato: cantandogli una filastrocca.
Perché solo quella può capire.

Lo svilimento culturale è un compromesso che accettiamo perché ci fa tornare bambini.
Ci deresponsabilizza.
Ci distrae.
Ci culla.
Ci fa addormentare con una carezza, fino alla prossima poppata.

E’ ora di svegliarsi.

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(e di spiegare ad Amanda che ha sposato il fumettista sbagliato)

Scritto in mondo, muzic, segnalazioni

9 commenti

  1. Giorgio -

    “un fumettista più famoso di quanto merita”

    Per questa frase rischi di essere linciato, lo sai? (ma io sono d’accordo con te)

  2. Mauro -

    Per qualcuno è addirittura accostabile ad Alan Moore.
    Per cosa? Per aver fatto alcuni fumetti buoni e altri meno buoni?
    Per aver scritto dei libri con dei momenti interessanti ma mai completamente?
    Boh, per quanto abbia adorato delle sue storie, lo reputo un autore miracolato!

  3. ALE -

    Mitico.

  4. spleen -

    Idem, con la Palmer ho lo stesso rapporto di morboso amore e oblio.
    E’ stata magistrale.

  5. amal -

    “Please, please, is just a naked woman!” che grande. Stima.

  6. Luca -

    Bellissimo post, infinita lei.

  7. Roberto B. -

    E da quando in qua Simone Annichiarico è diventato un fumettista?
    😉

  8. Manù -

    Amanda superiore davvero, ma credo anche io che abbia “sposato il fumettista sbagliato”…!!!

  9. Ely -

    Urenda come cantante… Ti è andata mille volte meglio come Meme. Mille volte meglio! 😉

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