Alieni Vs. Thor: prima notte al Lido.

31 agosto 2011 da Mauro

Alle 18 il Lido è colorato di una luce calda.

Lo vediamo in lontananza mentre parlo con Benjamin.

Coincidenze.
Durante la mia prima Venezia, quella con tutta l’allegra famigliola in occasione del compleanno di mammà, scherzai insieme a mio padre con un bimbo piccolo che finì anche nei nostri filmini.
Non sapendo come chiamarlo decisi arbitrariamente che si sarebbe chiamato Joshua e siccome la cosa divertiva mia mamma, Joshua fu.
Quando il bambino biondo mi esclama in sequenza la “e”, la “i”, la “a”, e di nuovo la “i”, la nonna gli fa eco “Benjamin” e la prima cosa che penso è che mia madre non mi crederà.
Mamma, credimi, si chiama Benjamin veramente.
E Benjamin è umbro, è in vacanza con la nonna e ha le idee chiare: se fa così

vuol dire che è d’accordo, nonostante l’espressione sembri dire l’opposto. Se non fa quel gesto, invece, ci scatenerà contro le sue capre con la corna.
La nonna ci rassicura: ne ha solo due.
Io gli dico che fa bene, che di capre con le corna dovrebbe averne anche di più e se è d’accordo con me deve battere il cinque sulla mia mano. Mi metto col palmo aperto verso di lui. Niente.
“Se – sei – d’accordo – con – me – devi – battere – il – cinque – sulla – mia – mano.” Ripeto.
“Ho capito”, taglia corto lui, “Ma io sono d’accordo solo con mia nonna. ” Apre il palmo della mano guardandomi sprezzante e la nonna gli batte il cinque.

Io resto come Burney, col braccio fisso in attesa che qualcuno ricambi il mio entusiasmo, per un numero imprecisato di ore, finché il Lido non mi avvisa che gli sto camminando sopra.

Con questo paesaggio qui:

Lo ricambio con un sorriso ma non sono sicuro di esserne all’altezza per cui mi rintano nel camping e monto la tenda più sveglia di me.

Quella che, con uno sguardo, ha capito che faceva prima da sola.
Il problema delle tende che si montano da sole è che poi hai un sacco di tempo libero e qualcuno potrebbe anche pensare di sfruttarlo in questo modo qui:

vi risparmio le immagini di un capodoglio che cerca di muovere velocemente le sue disarmoniche pinne caudali e mi faccio immortalare con i piedi per terra (una volta tanto).

La notte arriva

e prosegue tra spritz, gondolieri cantanti, spritz, tramezzini, spritz, piazza san marco (quella vera, senza neve, non quella di 12 anni fa), spritz, il mio locale preferito dietro Rialto (le foto di quello ve le faccio vedere poi), spritz, traghetti, spritz, strade sbagliate, spritz, sbando totale, spritz, MIRACOLO! IL CAMPING!, morte apparente nella tenda.

Fortunatamente in quella accanto la nostra dorme Thor (un energumeno che meme aveva già incontrato nel pomeriggio mentre usciva dalla doccia) che per non farmi sfigurare fa sì che ogni orifizio del suo corpo si esprim in un’overture di stati d’animo e colpi di scena.
Utile.
Per ogni evenienza: “E’ stato Thor.”
Chiudo gli occhi. Finalmente.

Li riapro svegliato da un suono infinito.
“E’ stato Thor” direte voi piccoli lettori. E invece no.

Gli alieni.

(scusate per le foto ma ero ubriaco e terrorizzato!)

Il suono non accenna a diminuire e io sono l’unico fuori dalla sua tenda.
Corro gridando di portarmi via con loro e quando esco dal campeggio l’unica cosa che vedo è questa:

Gli alieni non ci sono più.

Mi convinco che sia stato solo un fantastico virale dell’Ultimo Terrestre e mi complimento, tra me e me, con Gianni e la Fandango.

Poi dormo.
“Buonanotte anche a te, Thor”.

Mi sveglio dopo cinque ore e sento di avere i minuti contati.
Mi salva la doccia.
Mi salva un cornetto.
Non mi salva la nikon, che mi becca con questa faccia qui:

No, guardatela meglio. Questa faccia qui:

Ma fortunatamente al campeggio sembra tutto normale.

Nessun cerchio nell’erba, nessuna mucca rovesciata.

Arrivo al Casinò

con la testa che mi ciondola sulla navetta, ma non demordo, tra un’ora comincia il festival e voi vi aspettate che vi racconti quel che succede.

Fidatevi di me

non mi addormenterò sulle poltroncine.
(forse)

Scritto in parole

2 commenti

  1. MaryMary -

    Siete fighissimi!

  2. rossana -

    bello lui…. siamo fieri di te! gli spritz di quel bar dietro rialto hanno rovinato anche me!!

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