Tex, pensaci tu.

12 aprile 2011 da Mauro

Molti si soffermano sulle patetiche dichiarazioni rilasciate ai giornalisti (effettivamente “le ho dato 45.000 euro per comprarsi strumenti per la depilazione così da non prostituirsi” è una frase che dà modo di soffermarsi) quando gli scambi più interessanti sono invece avvenuti all’interno del tribunale dove, ricordiamolo, illo è indagato per tutte le belle frodi fiscali, internazionali ed estere di cui Mediaset s’è macchiata nel corso degli anni.
Molti di questi scambi sono notevoli e danno un quadro chiaro del ridimensionamento che quest’uomo subisce quando non si trova davanti al suo pubblico, ma quello in cui incontra Tex travestito dal pubblico ministero  Fabio De Pasquale che lo zittisce senza pensarci due volte è da antologia.
Lo riporto utilizzando immagini di repertorio, non potendo affidarmi ad un video dell’evento, ma le parole sono esattamente quelle che sono state pronunciate in aula:

Imputato: “Ah! Lei è quello cattivo!”

Tex: “Si contenga con le battute.”

Imputato: “Si contenga lei con le accuse!”

Tex: “Le accuse sono il mio mestiere. Le battute, no.”

E il tutto si è concluso con una scazzottata, un criminale in gattabuia e un pranzo a base di patatine fritte e bistecche alte tre dita.
Nel mondo migliore in cui non viviamo.

5 commenti

  1. federico -

    Stima per il pm.
    L’arroganza del criminale col fondotinta è sempre più avvilente. Fa capire da dove nasce l’arroganza dei decerebrati che lo votano.

  2. spino -

    @ federico:

    L’elettorato del Cavaliere Mascarato è insospettabile… 🙂

  3. Marco C. -

    Coraggio, il nostro è solo il primo numero, quello in cui Berlufisto sembra vincere perché ha catturato Tiger Jack

  4. Black75 -

    grande Tex! 🙂

  5. Irene -

    Tristezza dilagante.
    Voglio vederlo al gabbio.

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