Il fuoco è bello, si ma brucia.

14 dicembre 2010 da Mauro

“È difficile per chi commette ingiustizia evitare di essere scoperto, e impossibile avere FIDUCIA di continuare a non esserlo.” (Epicuro)

“Non esistono problemi che non possano essere risolti attorno ad un tavolo, purché ci sia volontà buona e FIDUCIA reciproca; o anche paura reciproca.” (Primo Levi)

“La FIDUCIA è bene, il controllo è meglio.” (Lenin)

“I nostri uomini politici non fanno che chiederci a ogni scadenza di legislatura un atto di fiducia. Ma qui la FIDUCIA non basta: ci vuole l’atto di fede.” (Indro Montanelli)

“La FIDUCIA genera fiducia. Il sospetto è fetido, puzza soltanto. Colui che ha fiducia non ha ancora mai perso, a questo mondo.” (Mahatma Gandhi)

“È naturale che il medico, che ai giorni nostri non può incutere rispetto come sacerdote o come detentore d’una scienza occulta, si valga della propria personalità per accattivarsi la FIDUCIA e un po’ di simpatia del proprio paziente.” (Sigmund Freud)

“La FIDUCIA è semplicemente quella sensazione calma, rassicurante che si ha prima di cadere a faccia in giù.” (Anonimo)

“La FIDUCIA può esaurirsi, se si vuol troppo cimentarla.” (Bertolt Brecht)

“Riponi la tua FIDUCIA in Dio, e tieni asciutta la tua polvere da sparo.” (Oliver Cromwell)

E gli ultimi due, particolarmente adatti a quanto successo oggi:

“Non è tanto dell’aiuto degli amici che noi abbiamo bisogno, quanto della FIDUCIA che essi ci aiuterebbero nel caso ne avessimo bisogno.” (Epicuro)

e

“Tre firme ispirano sempre una totale FIDUCIA, anche negli strozzini.” (Oscar Wilde)

Tre firme che oggi hanno le belle facce di:

Bruno Cesario:  che molla il P.D. nel 2008 per andarsene a ciucciare il capezzolo sinistro di Rutelli e che il 9 dicembre 2010, con l’avvicinarsi della votazione sulla mozione di sfiducia al Governo Berlusconi, dà vita al Movimento di Responsabilità Nazionale insieme con Domenico Scilipoti e Massimo Calearo.

Massimo Calearo: che molla il P.D. nel 2009 per andare a ciucciare il capezzolo destro di Rutelli e che il 9 dicembre 2010, con l’avvicinarsi della votazione sulla mozione di sfiducia al Governo Berlusconi, dà vita al Movimento di Responsabilità Nazionale insieme con Bruno Cesario eDomenico Scilipoti.

Domenico Scilipoti , eletto alla camera per l’Idv, si converte sulla via di Damasco nel dicembre del 2010 con l’avvicinarsi della votazione sulla mozione di sfiducia al governo di Berlusconi e molla l’Italia dei Valori, dando vita al Movimento di Responsabilità Nazionale insieme con Bruno Cesario e Massimo Calearo. Annuncerà che farà di tutto per votare la fiducia al governo, presentandosi anche da malato. Trova persino il tempo di raggranellare qualche spiccio per crearsi delle, sempre utili, groupie di colore.

E un pensiero anche alle “finiane”:

Maria Grazia Siliquini e

Catia Polidori
che a quanto pare tiene molto all’azienda di casa.

A fronte di questi ultimi dati, il risultato finale di questa giornata è presto detto:
314 a 311
Due astenuti.

Non mi resta che canticchiare

“Non ho mai fatto na na na na , per districarmi dai miei guai.
La mia generazione ha un trucco buono: critica tutti per non criticar nessuno.
E fa rivoluzioni che non fanno male, così che poi non cambi mai.
Essere innocui insomma che sennò è volgare.
Puoi giudicare come sono se vuoi, ma lo sai, non voglio esser solo che fondamentalmente poi m’annoio.
Il fuoco è bello si ma brucia mia vergine baby fiducia
.”

E consolarmi con queste parole qui:

“Io non so se l’erba campa e il cavallo cresce, ma bisogna avere FIDUCIA.” (Totò)

2 commenti

  1. a. -

    ‎”La disobbedienza civile diviene un dovere sacro quando lo Stato diviene dispotico o, il che è la stessa cosa, corrotto. E un cittadino che scende a patti con un simile Stato è partecipe della sua corruzione e del suo dispotismo.” – Ghandi –
    Mi sembrava appropriata.

  2. Black75 -

    io so solo che siamo sotto dittatura. anzi, no! sotto dittatura si sarebbe stati meglio, si saprebbe sempre con chi prendersela. qui invece non si fa che annebbiare l’opinione pubblica e sviare in mille modi l’attenzione dalle problematiche reali.

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