Non ero pronto, non sono pronto mai.

24 novembre 2010 da Mauro

Per i cambiamenti.

Mi spiazzano, non sono all’altezza.
Mi chiedo dov’ero mentre cambiava, cosa facevo di così importante per accorgermene soltanto alla fine.
E come sarà convivere con qualcosa che, volenti o nolenti, sostituita da altro è come se non ci fosse più.

Fortuna che abitudine e indifferenza sono sorelle che se la ridono alle spalle di chi sta lì a guardare il soffitto e a unire i puntini neri che vede sul muro.

Mi abituerò anche al nuovo suono della chat di Facebook.

Scritto in cianfrusaglie, me

6 commenti

  1. Skull -

    “Fortuna che abitudine e indifferenza sono sorelle che se la ridono alle spalle di chi sta lì a guardare il soffitto e a unire i puntini neri che vede sul muro.”

    Bella, ca@@o.

  2. amal -

    Nella mia testa mentre leggevo ho unito i puntini di mille cose che potevano essere successe. Mille immaginari apocalittici. Mille domande sull’onda di oddiomachecazzoèsuccessoperchénonsomaiuncazzo

    Ho tremato per qualche frazione di secondo.
    Sai che c’è?

    Mavaffanculo.

    Io sono mesi che ho levato il suono a quella chat del cazzo.

    ‘notte va’. Che è meglio.

  3. Michele T. -

    A volte i cambiamenti possono essere positivi, uno stimolo per realizzare qualcosa di nuovo; altre volte spiazzano, sono difficili da accettare. Tuttavia il cambiamento sonoro della chat di Fb è il male minore : puoi accettarlo e abituarti; oppure, per vivere meglio, puoi toglierlo, perché, a lungo andare, diventa francamente un suono insopportabile.

  4. Black75 -

    ma perchè, c’è davvero chi usa la chatta di faccibukky???

  5. Ale rock -

    Hahaha…mi fa piacere sapere di non essere l’unica psicopatica a cui i cambiamenti (sempre in peggio) di facebook vanno giù indigesti. Il nuovo suono è osceno fra l’altro, quello di prima mi piaceva tanto 🙁

  6. Sandrella -

    Qualcuno l’ha definito il suono del tappo “Ronco”, il vino in scatola a 0,05 centesimi.
    Potevo farla diventare benissimo una mia mediocre battuta, onesta’ intellettuale…

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