Meraviglia della natura #2 – Tom Barolo, l’autore.

15 ottobre 2010 da Mauro

Proprio quando meno te lo aspetti, una nuova meraviglia della natura arriva ad arricchire la tua serata (se volete conoscere anche la precedente cliccate qui!)

Chat di Fb.

Tom Barolo
Ciao, grazie per aver accettato la mia richiesta d’amicizia!

Mauro
Di niente, anzi, mi scuso se già ci conosciamo ma ho un alzheimer abbastanza esigente.

Tom Barolo
Ahahahah! No, non ci conosciamo, ma ho letto che scrivi per Pinco Pallo (N.d.Mauro: Pinco Pallo è un famoso fumetto da edicola che tutti conoscete) e anch’io anni fa mi proposi come sceneggiatore ma il suo autore mi trattò abbastanza male.

Mauro
Addirittura?

Tom Barolo
Si, trovai il numero sull’elenco e gli telefonai a casa, ancora me lo ricordo, forse era troppo presto per proporsi come sceneggiatore, comunque lui mi disse: “Non si chiama la gente a casa per cose del genere, invia la tua proposta in casa editrice e verrai valutato come tutti gli altri!”

Mauro
Bhè… aveva decisamente ragione!

Tom Barolo
Ero giovane e sciocco!

Mauro
Ehehe, riproponiti, senza dire che eri quello lì!

Tom Barolo
No, non credo che valga la pena.

Mauro
Ah ok!

Tom Barolo
No, diciamo che sono cambiato, e che miro ad altro…

Mauro
Tipo?

Tom Barolo
Beh, a lasciare il segno quando faccio una storia, al paragone con Eisner, sai se devi sognare sogna in grande!

Mauro
Non c’è dubbio ma c’è un problema: se Eisner fosse partito con l’intenzione di essere Eisner probabilmente non avrebbe mai concluso nulla. Eisner ha iniziato volendo semplicemente raccontare storie, ne ha scritte a centinaia, alcune belle, alcune carine, altre brutte, altre inutili. POI, dopo anni di questa gavetta, ha iniziato a sviluppare la tecnica che l’avrebbe portato ad essere Eisner. Partire dalla fine, purtroppo, difficile che ti porti a qualche risultato.

Tom Barolo
Beh, il discorso è un po’ diverso: io ho la mia tecnica il mio modo, e nelle mie aspettative vorrei fare qualcosa che venendo letta si possa dire : però, mi ha aperto nuovi orizzonti! Un po’ come Eisner ha fatto con me

Mauro
eh, ma per arrivare ad aprirti “gli orizzonti”, Eisner s’è fatto un botto di gavetta pubblicando – anche – un botto di cose minori. Se sogni di arrivare al suo stesso livello… ti consiglio quantomeno di seguire il suo stesso iter!

Tom Barolo
Non credo, io intanto faccio il mio percorso. Uno scrive, poi non è che il valore si possa misurare se vieni o meno pubblicato, no? Scrivi, migliori lentamente con tanta costanza e poi chissà! Prima serve la pratica, l’allenamento e poi vedremo...

Mauro
Secondo me da questo punto di vista ti sbagli (mi permetto) ma la pubblicazione è l’unico elemento che hai per stabilire il tuo effettivo valore agli occhi di un pubblico.

Tom Barolo
Tranquillo, ho un ottimo carattere , mi si può dire tutto!

Mauro
Solo la pubblicazione ti mette al cospetto di un pubblico e solo con quello puoi confrontarti e crescere.

Tom Barolo
Non direi, ma ognuno ha la sua visione no?

Mauro
Se non pubblichi non puoi sapere cosa stai facendo. non ne hai un riscontro. Ah certo, e tu sei liberissimo di perseguire la tua. Ma se Eisner l’avesse pensata come te… tu oggi non avresti letto Eisner!

Tom Barolo
beh, forse. Io so che quando ho dovuto dimostrare che sapevo fare il mio lavoro l’ho dimostrato, e sono tranquillo che posso sempre dimostrarlo in ogni momento ma non mi ammazzo se per ora non pubblico. Sai come diceva Kipling no? Sognare senza fare del sogno il tuo padrone. Anche Will per un certo periodo non ha pubblicato, si è limitato a fare dei corsi….

Mauro
Si, ma PRIMA aveva pubblicato assai, altrimenti chi lo avrebbe chiamato a tenere dei corsi?

Tom Barolo
Beh, anche io ho fatto le mie cose. Ad ognuno il suo. Dai ora vado. Alla Prossima!

Mauro
Alla prossima.

Solo due appunti conclusivi:
Tom Barolo non è un adolescente uonnabì ma ha superato i trenta da un pezzo e la chat di Fb fa cacare.
Quando si decidono a sistemarla?

14 commenti

  1. Andrea Mazzotta -

    Mi vengono in mente almeno 3 persone che farebbero esattamente questo discorso.

  2. Michele T. -

    Hai ragione su due fronti: 1) la chat di Fb fa schifo; 2) il confronto e l’esperienza sono elementi preziosi: ti fanno migliorare e ti fanno crescere. In tutti i settori lavorativi e nella vita di tutti i giorni.
    Si cresce e si migliora un po’ alla volta, anche grazie agli errori.

  3. amal -

    no ma…
    è FAVOLOSO!
    spettacolo.
    meraviglioso.
    bellissimo.
    un’escalation totale man mano che prosegui.
    da non credere.

    non è che l’avete fatta a tavolino questa conversazione?
    io mi sto cappottando dalle risate almeno da dieci minuti buoni.

    bellissima.

  4. paoloraffaelli -

    Avevo letto che Facebook ha stretto un accordo con Skype. Questo darebbe una risposta al secondo appunto. Per l’altro………

  5. Mauro -

    @Andrea
    Finché il numero non sarà ridotto a zero non potremo dormire sogni tranquilli

    @Michele
    Condividiamo la stessa opinione!

    @Amal
    Magari fosse finta…

    @Paolo
    Sperem…

  6. Andrea Gadaldi -

    Christoddio. Diocchristo. 😀

  7. Thomas Magnum -

    No vabeh sarà che sono 40 ore che non dormo ma è mezzora che rido come un deficente davanti a will eisner… grazie.

  8. Ale rock -

    Sono finita a leggere questo post del 2010 seguendo il link in uno degli ultimi 😀 Non so, a me sto Tom fa un po tenerezza, tu hai razionalmente ragione, ma se ci avessi parlato io avrei percepito empaticamente tutte le balle che si sta raccontando per tirare avanti, con tutti i suoi compromessi e i suoi sogni in bilico e non me la sarei sentita di contraddirlo più di tanto ^_^

  9. Mauro -

    Quindi l’avresti lasciato a mollo nel suo bagno? E con che coraggio poi ti saresti guardata allo specchio? 🙂

  10. Ale rock -

    Perchè tu pensi di averlo salvato? 😛 A volte credere di avere i superpoteri ti fa fare le magie, soprattutto quando stai a terra ù.ù ( ndr è una faccina saccente ma simpatica, sono emoticons dipendente, risultato di troppi anni di chat :D)

  11. Mauro -

    Tra lasciarlo a mollo nel suo bagno e invece dirgli che l’acqua in cui nuota è in realtà acido muriatico c’è una certa differenza, no? Io non l’ho salvato. Io gli ho detto che sta nuotando in acque fangose e che gli converrebbe nuotare in acque limpide. Poi se ascolta, bene, ma mai mi permetterei di dirgli, a fronte di un consiglio richiesto da lui, che fa bene a nuotare nel fango.
    Tanti anni fa con me fecero esattamente la stessa cosa. Mi dissero che il mio fango era ottimo e facevo bene a nuotarci dentro.
    Perché compiacere è più semplice che spiegare cosa l’altro sbaglia. Perché uno che ti dice “bravo” è sempre più simpatico di uno che ti dice: “non funziona”.
    Anche se poi cresci e arrivi da solo a capire che quello era fango, che quello non funzionava. E allora ti chiedi: ma perché quelli che stavano nell’acqua limpida, non me lo dicevano?
    Non me lo dicevano perché non dirlo è più semplice.
    E per me, questo, è stato a lungo fonte di un conflitto etico. Per cui la mia posizione è: non me lo chiedi? Sto zitto. Vieni tu da me? Ti dico chiaro e tondo cosa ne penso.
    Poi se tu andrai via pensando che sono uno stronzo, buon per te comunque! 🙂

  12. Ale rock -

    Ma lui se ti ha contatto penso lo abbia fatto più per una sorta di speranza concreta lavorativa che non per un parere tuo personale sul suo stile di vita. Ciò non toglie che la sincerità è sempre apprezzabile, non vorrei essere fraintesa, non sono per le convenienti e rassicuranti bugie, benvenga un consiglio sincero se richiesto. Di base secondo me lui già lo sapeva quello che gli hai detto, è chiaro che vuole essere pubblicato, certo non è neanche così facile che succeda però.
    Ma ti ricordi di me al corso, era quella delle storie dolci, soffro troppo di empatia, mi dispiace dire parole che potrebbero smuovere troppo l’altro, tanto più se l’altro è un perfetto estraneo! ^_^ Non dico bugie ma di sicuro, se posso, la verità cerco di dirla con tatto ecco ù.ù

  13. Andrea Cascioli -

    Tom potrebbe anche fare tenerezza, oppure essere un presuntuoso. Ale Rock dice di essere empatica e per questo addolcirebbe la pillola. Personalmente ho conosciuto decine di Tom, e per la stessa empatia (giuro di averne da vendere) mi sono messo nei loro panni (dei Tom) ed ho pensato che al loro posto avrei dato l’anima per un parere veritiero.
    E cosi’ ho sempre fatto.
    E quasi sempre dopo mi sono pentito,a dire il vero, ma il punto e’un altro: che entrambi avete ragione. La scelta non ruota intorno all’ottusita’ di Tom, ma al carattere di Mauro o di Ale Rock e in quale modo riescono a trasformare la loro empatia.
    Proprio nell’empatia sta la scelta: probabilmente, Ale Rock pensa che al posto di Tom non sopporterebbe pareri troppo crudi e si regola di conseguenza, e fa bene; evidentemente Mauro ritiene che al posto di Tom troverebbe particolarmente sgradevole un parere edulcorato che lo allontani dal conoscere la verita’: conoscerla, suo avviso, e’ piu’ utile di una cortese astensione. Anche Mauro sceglie bene.
    Insomma, Tom potrebbe essere il piu’ stronzo o il piu’ fico del mondo, il risultato non cambia: Mauro ha il proprio stile e Ale Rock il proprio. E sono giusti entrambi.
    Un’ultima cosa: Mauro si e’ chiesto:” ma perché quelli che stavano nell’acqua limpida, non me lo dicevano?” E si e’ risposto:”Non me lo dicevano perché non dirlo è più semplice.”
    Molto, molto giusto.
    Ma oltre a questo a volte capita che forse non tutti quelli che crediamo stiano nell’acqua limpida ci siano davvero.
    Qualche volta, Mauro, non te lo dicevano perche’ loro per primi stavano nel fango.
    Ed il fango, empatici o meno, taluni preferscono non nominarlo mai per non rischiare di smuovere le acque, altrimenti si scopre che il fondo, magari, talvolta, nonostante le apparenze, e’ torbido e paludoso.
    Ma queste due parole non credo ti siano mai appartenute.
    Ciao da Andreino.

  14. Mauro -

    @Ale
    “Non dico bugie ma di sicuro, se posso, la verità cerco di dirla con tatto ecco ù.ù”

    Assolutamente d’accordo con te, solo che forse abbiamo un diverso concetto di tatto. Mi sono appena riletto e non capisco in quale esatto punto avrei mancato di tatto o gentilezza. Gli ho parlato con la massima educazione. Sono stato ad ascoltarlo per tutto il tempo, motivando il mio punto di vista, scusandomi se mi permettevo di avere un’opinione diversa e sempre limitandomi a consigliarlo. Non gli ho mai scritto (esempi di cose che interpreto come mancanza di tatto): “Senti, guarda, lascia perdere. Sei talmente fuori strada che ti conviene fare un’altra cosa.” oppure, peggio: “Ma come fai a dire una cazzata simile? Lavora invece di dire idiozie, che ne devi fare di strada!”. Anzi, ho usato proprio altri toni per provare a spiegargli dove, secondo me, stava toppando.
    Addirittura qui, che lo prendo bonariamente per il culo, ho modificato il suo nome per non infangarlo e il massimo dello sfottò è stato “ne devi magnà de pagnotte!”
    Quindi si, credo che alla fine io e te abbiamo un diverso concetto di tatto! 😀

    @Andrea
    “Ale Rock pensa che al posto di Tom non sopporterebbe pareri troppo crudi e si regola di conseguenza, e fa bene; evidentemente Mauro ritiene che al posto di Tom troverebbe particolarmente sgradevole un parere edulcorato che lo allontani dal conoscere la verita’: conoscerla, suo avviso, e’ piu’ utile di una cortese astensione. ”

    Ma il punto del discorso è: qual è stato il parere crudo?
    Non è che a ‘sti ragazzetti (e non mi riferisco ad Ale che so che le critiche le accetta e ben volentieri!) ormai si ha paura di dire tutto perché si rischia di offenderli? E a questo punto, meglio sarebbe stato non dirgli niente? Io questo conflitto “etico” (se vogliamo) me lo pongo e credo che alla fine l’unico modo per capire cosa fare sia dietro alla risposta che ti dai quando ti chiedi: “quando ti guardi allo specchio sei soddisfatto di quello che hai fatto o no?”

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