Quello che sai fare meglio…

15 gennaio 2010 da Mauro

…è  il motivo per cui tutti ti cercano.
Non sempre è vero, però.

Perchè se è comprensibile la frustrazione dell’essere richiesti solo per eseguire la vostra Smells Like Teen Spirit lo è forse in misura maggiore quando  grazie al risultato ottenuto con quella canzone… venite chiamati per realizzare tutt’altro!

E allora siete lì che pensate: “Ehi, iu-uuu mi vedete? Sono quello che avete cercato dopo aver sentito il suo pezzo garage/punk, perchè ora mi chiedete di scrivervi un pezzo alla Pupo (con tutto il rispetto dovuto a chi, nelle sue condizioni, non solo è riuscito a convincere una donna a toccarlo ma ben due e nello stesso istante) ?”

La figura del giovane produttore rampante è immediatamente riconoscibile perchè è quella che per prima, guardandovi sorridente, afferma: “Aahhh è un piacere poter lavorare con voi, abbiamo visto quel cortometraggio horror e quei videoclip con atmosfere alla Tobe Hooper e pensiamo possiate essere la persona più adatta a sviluppare il concept design per questa nuova linea di figurine di cuccioli di foca per ricche bambine annoiate che lanceremo l’anno prossimo in collaborazione con Fornarina.”

C’è confusione.

De andrè scrisse da ubriaco Amico Fragile dopo una orrenda serata a litigare con degli ospiti di una festa,  che volevano sentire le sue canzoni al posto delle sue opinioni (come se potessero essere anche lontanamente scisse).
E’ complesso e spesso frustrante far capire che noi siamo, prima delle nostre opere, le nostre teste, le nostre idee.

Siamo tutti più artigiani che artisti e questo un bene, chiediamo solo che il committente, prima di entrare nella nostra bottega, legga bene la qualifica scritta all’ingresso, sull’insegna.

E per quanto riguarda i pezzi tormentoni, i singoli che gli artisti ormai si rifiutano di eseguire, lancio un appello: vi prego, eseguiteli o bloccateli, altrimenti noi che vi ascoltiamo e amiamo, rischiamo di ritrovarci altre versioni di Creep o di Celebrate stuprate da orrendi e poco eleganti personaggi.

Scritto in me, mondo, parole, scrivere

16 commenti

  1. Giovanni -

    Parole sante fratello… parole sante.

  2. Mauro -

    Quant’è verow!

  3. Federico -

    Ma guarda, secondo me una certa eleganza di pannolenci ce l’ha.
    http://www.abczone.it/freezone/download/wallpaper/muppet/muppet01_1024x768.jpg La somiglianza è impressionante.

    Dis pawri Sowvra!

  4. Solange -

    c’hai proprio ragione, bro’.
    e pure federico. 🙂

  5. il decu -

    solidarietà!

  6. Mauro -

    Che poi niente a che vedere con uno sfogo del momento, più che altro un misto di chiacchierate tra colleghi + il video in questione.
    La verità è che tutti finiremo a fare .gif di gattini che salutano per poi allegarle a mail che non salveranno il mondo 😉

  7. Thomas Magnum -

    Amen.

    Ma anche inteso come “un uomo”, eh.

  8. Thomas Magnum -

    quindi “a man”, è chiaro.
    Scusa, è il vino.

  9. Mauro -

    Si, si, era chiaro!
    E del vino non ci si deve mai scusare.
    Prosit.
    Ma anche inteso come “a favore del restare seduti”, eh 🙂

  10. Thomas Magnum -

    Yeah.
    Vedo che anche tu.

    😉

  11. Marco -

    E’ brutto e ci si rimane male, ma penso che alla fin fine il problema sia insito in tutti i lavori di questo mondo:sono solo lavori.
    A meno che uno non riesca a rendersi autonomo ed indipendente siamo lavorati dipendenti (il che implica schiavi!!!) e facciamo solo quello per cui siamo pagati.
    Chi scrive belle canzoni finisce a fare i jingle pubblicitari.
    Chi ha belle idee narrative le avventure dei micetti-foca
    Chi ha velleità di fare innovazione recuperare documenti di cose che ritiene inutili.
    E’ la triste realtà, e si chiama lavoro dipendente (e a volte anche a tempo indeterminato).
    Ma i video quando arrivano? Altrimenti il sito diventa un BLOG!!! 😀 😀 😀

  12. Mauro -

    In realtà penso che in campi come il mio (a differenza di quelli in cui si è per forza inseriti in un sistema che ti obbliga a venire “manovrato” come meglio ritiene l’azienda) dipenda tutto da come gestisci il tuo tempo, il tuo talento, la tua persona.
    Non credo troppo nei geni “costretti” a fare altro (e questo si ricollega al nostro discorso su Britti) e penso che ognuno (che lo voglia) possa rincorrere la sua posizione senza subirne una coatta.
    Parlo per me e per la mia esperienza, spesso è il piccolo e rampante imprenditore quello che ti contatta perchè ha visto un qualcosa di tuo e poi ti chiede tutt’altro. Nelle aziende coi grossi numeri solitamente, chi ti vuole è anche quello che sa tirarti fuori talenti che neppure credevi di avere.
    E’ il motivo per cui, ad esempio, in un’azienda come Bonelli con personaggi parecchio delineati, riesci comunque a distinguere la mano di Roberto Recchioni, di Paola Barbato, di Alessandro Bilotta, su Dylan Dog, così come Mauro Boselli o Tito Faraci su Tex.

  13. Marco -

    Hai la sicurezza che il lavoro di Recchioni, della Barbato o di Faraci venga distinto dai lettori medi?
    Dylan Dog ha ancora una pagina in cui la redazione parla della storia e descrive chi l’ha scritta ma sei sicuro che la leggano tutti?
    Sei sicuro che la maggioranza dei lettori si preoccupi di sapere se a scrivere la storia è stato un autore piuttosto che un altro?
    Mio padre legge Tex da cinquanta anni, certo non lo posso prendere ad esempio di tutti i lettori, ma sa a malapena due autori di Tex (e sono Bonelli padre e Bonelli figlio) ed un disegnatore (Galep).
    Non so se in un contesto così teso alla produzione come la Bonelli o in un paese che ha una visione molto ridotta del fumetto come l’Italia, si possa parlare di reale apprezzamento delle doti personali,la maggior parte delle persone che conosco leggono Dyd o Tex per passare il tempo e non si preoccupano neanche di sapere chi li scrive.
    Se poi così non è vuol dire che conosco gente strana,
    che mi è capitato un sottoinsieme statistico errato dell’Italia,
    e pertanto faccio ammenda!

  14. Mauro -

    Ma il lettore (occasionale o appassionato) fa parte di un discorso molto più ampio, io nel post mi riferivo solo a chi, queste cose le produce. E loro, per la mia esperienza, più rappresentano aziende “alte” e più sanno perfettamente di chi si circondano.
    Per il lettore occasionale, Sclavi è il disegnatore di Dylan Dog, quindi io mi preoccuperei solo di offrirgli storie che lo intrattengano emozionandolo.

  15. Tsunami -

    “E’ complesso e spesso frustrante far capire che noi siamo, prima delle nostre opere, le nostre teste, le nostre idee.”
    …..
    Ma…Allora… Io sono uno scherzo della natura, un incrocio tra Pumba e Timon, metà lemure schizofrenico metà facocero paranoico…
    E tu nn è che stai messo tanto meglio sa’…
    Comunque io sarei BRAVISSIMA a fare le avventure dei Micetti_Foca..
    Anzi, m’hai giusto giusto dato uno spunto per questa sera…U_U
    Aho, poi ti linko eh!!
    😀

  16. Mauro -

    Oddio no… le avventure del Gattino Foca DA UN OCCHIO SOLO a causa del cimurro!!!!
    AAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!
    “Poi ti linko” lo dici a tu’ sorella

    🙂

Lascia un commento